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Carmine Frigioni

Mostra fotografica permanente la bellezza a Fresagrendinaria (Ch) Abruzzo

Biografia

Nasco ad Aielli (Aq) nel 1955 e da qui, almeno per quello che ricordo, da adolescente inizia il viaggio con la fotografia. Da autodidatta prima e successivamente frequentando corsi, leggendo e facendo fotografia.

All’incirca nel 1995, creo uno dei primi portali riguardante l’Abruzzo, www.abruzzovirtualtour.it, prima di Facebook e ADSL, che raggiunge un’elevatissima visibilità con 10.000 visitatori giorno e Page Rank 6.

Fondo l’Associazione Culturale INABRUZZO con la quale facendo uso del potere espressivo della fotografia contribuisce alla descrizione del territorio.

Nel 2015, dopo un periodo di crisi fotografica arriva la svolta, ho modo di conoscere Barbara Silbe e Marco Tortato. Dal loro insegnamento ho avuto chiaro come potevo utilizzare la fotografia. Raccontare storie, a ciò ha contribuito anche l’incontro con Sara Munari.

La ricerca della bellezza e l’interpretazione della realtà costituiscono la chiave di lettura di quelle che definisco “emozioni fotografiche”: emozionare lo spettatore per uscire dal caos del reale.

In questi ultimi anni ho continuato la mia ricerca ed ho avuto modo di amplificare il rapporto tra le mie fotografie ed il pubblico, partecipando a numerose mostre prediligendole ai concorsi.

Da qualche anno ho fatto in modo che la fotografia e la mia parte meditativa camminassero parallelamente ed è così che ho creato la mia fotografia lenta. E’ questo un modo per restituire potere al tempo. La fotografia vissuta come racconto del proprio stato emotivo e non come documentazione del tempo.

La voglia di sperimentare

L’insaziabile ricerca mi porta alla sperimentazione di nuovi ambiti dove sperimento la fotografia in relazione alle persone.

La fotografia di ritratto utilizzata non per mettere in risalto le caratteristiche esteriori del viso o del corpo ma un modo che consenta, alla persona ritratta, di ritrovare nella fotografia, attraverso l’obiettivo, la fotocamera ed il fotografo, caratteristiche proprie finora sconosciute. Da qui l’idea del progetto “La Bellezza come arte”.

Nella fotografia architettonica e/o di paesaggio, mi concentro nella ricerca di viste inusuali, soprattutto con il rapporto tra luci ed ombre.

Negli anni dal 2016 ad oggi ho partecipato a diverse mostre collettive, anche nel panorama internazionale: alla Tevere Art Gallery di Roma dal 2016 ad oggi; al festival Voies Off di Arles negli anni 2017, 2018, 2019 e 2021); partecipazione e mostre del gruppo Tag-Factory nel 2017-2018( Endorfine, Lost-memories e La bellezza ferisce); all’attività di fotografia e performativa nel progetto “Parole ed Ombre”, su Parole di Lorella Fiorelli.

Ritenendo importante la fotografia, non solo come elemento di produzione d’immagini ma anche un potente mezzo di socializzazione mi sono concentrato nuovamente, anche grazie alla mia crescita personale, sull’organizzazione o nella partecipazione all’organizzazione di eventi collettivi quali:

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